TORINO, 5 APRILE 2019
CAMPUS LUIGI EINAUDI - LUNGO DORA SIENA 100
AULA D1 - ORE 15.30

 


Nei periodi di crisi si ripresenta sempre la tendenza degli Stati a fare da sé, a rinchiudersi nei confini nazionali erigendo barriere protezionistiche e culturali che isolino dall’esterno. L’Unione Europea è ormai da alcuni anni oggetto di critiche che giungono alla richiesta di uscire dall’euro e dalla stessa Unione. Le prossime elezioni del Parlamento europeo decideranno il futuro dell’Europa. Gli elettori dovranno scegliere tra un’Europa più unita, capace di affrontare le sfide globali, preservare le libertà democratiche e le differenti identità nazionali che rappresentano la ricchezza del nostro continente, proposta dalle forze europeiste, o un’Europa meno integrata, indebolita, privata di una serie di poteri che si vorrebbero restituire agli Stati sovrani, proposta dai movimenti nazionalpopulisti. Il convegno intende chiarire il ruolo di stabilizzazione che un’Unione più forte può esercitare a livello internazionale, la necessità di rafforzare l’integrazione politica ed economica per garantire sviluppo e sicurezza ai cittadini europei, gli effetti negativi dell’uscita dall’Unione.

Scriveva nel 1918, un secolo fa!, Luigi Einaudi:

«Bisogna distruggere e bandire per sempre il dogma della sovranità perfetta perché esso è falso, irreale. La verità è il vincolo, non la sovranità degli Stati. La verità è l’interdipendenza dei popoli liberi, non la loro indipendenza assoluta. Per mille segni manifestasi la verità che i popoli sono gli uni dagli altri dipendenti, che essi non sono sovrani assoluti e arbitri, senza limite, delle proprie sorti, che essi non possono far prevalere la loro volontà senza riguardo alla volontà degli altri. Alla verità dell’idea nazionale: “noi apparteniamo a noi stessi” bisogna accompagnare la verità della comunanza delle nazioni: “noi apparteniamo anche agli altri” … vivono soltanto uomini uniti in società con altri uomini; e soltanto l’uomo legato con vincoli strettissimi agli uomini può aspirare a una vita veramente umana, così non esistono Stati perfettamente sovrani, ma unicamente Stati servi gli uni degli altri; uguali e indipendenti perché consapevoli che la loro vita medesima, che il loro perfezionamento sarebbe impossibile se essi non fossero pronti a prestarsi l’un l’altro servigio»
 


Presiede
Umberto Morelli  Università di Torino

Mario Telò Université Libre de Bruxelles e LUISS-Roma
L’Europa di fronte alle sfide mondiali del 21° secolo. Rafforzare la UE non è solo un valore aggiunto, è la sola via per sopravvivere con i nostri valori e il nostro modello di vita

Sergio Pistone Università di Torino
La crisi dell'UE: verso un’Europa debole di Stati sovrani o un’Europa federale capace di garantire benessere e sicurezza?

Alberto Majocchi Università di Pavia
Un piano di sviluppo sostenibile per far crescere l'economia europea

Andrew Gamble University of Sheffield and University of Cambridge
The Political and Economic Consequences of Brexit

Alberto Sinigaglia Presidente del Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti del Piemonte
Elezioni europee e media